Pandemia: il punto di esplosione della relazione capitalistica?
«Lo sviluppo della produzione ha finora interamente confermato la sua natura di realizzazione dell’economia politica: come crescita della povertà, che ha invaso e devastato il tessuto stesso della vita. (…) Nella società dell’economia super-sviluppata, tutto entra nella sfera dei beni economici, anche l’acqua sorgiva e l’aria delle città; vale a dire che tutto è diventato il male economico, quella “negazione completa dell’uomo” che arriva ora alla sua perfetta conclusione materiale.» (Guy Debord, “Il pianeta malato“).
Lo scatenarsi della pandemia e la sua diffusione in tutto il mondo, è l’espressione più recente di ciò che Debord aveva identificato mezzo secolo fa come il «male economico». Il capitale non è solo una relazione di sfruttamento e di dominio, ma è anche un rapporto di alienazione della società umana dalla natura, nel quale sia i produttori di ricchezza sociale sia la natura non umana, in quanto forza produttiva autonoma, vengono trasformati in oggetti dominati e saccheggiati dal capitale. Il processo – in continua espansione – di sussunzione della natura sotto il capitale è conflittuale e contraddittorio. Le conseguenze di una tale sussunzione, emergono sotto … Read the rest